lunedì 12 novembre 2012

Ave alle donne come Te, Maria....







E te ne vai, Maria, fra l'altra gente
che si raccoglie intorno al tuo passare,
siepe di sguardi che non fanno male
nella stagione di essere madre.

Sai che fra un'ora forse piangerai
poi la tua mano nasconderà un sorriso:
gioia e dolore hanno il confine incerto
nella stagione che illumina il viso.

Ave Maria, adesso che sei donna,
ave alle donne come Te, Maria,
femmine un giorno per un nuovo amore
povero o ricco, umile o Messia.

Femmine un giorno e poi madri per sempre
nella stagione che stagioni non sente. 

(Faber)

domenica 14 ottobre 2012

Dedica...


  • "Grazie,
    hai fotografato questo mio essere “innamorata”
    dell’amore (Mio) con parole molto toccanti…sembra quasi
    che mi conoscessi.

    In effetti i post non sono solo un mezzo di
    comunicazione virtuale ma incarnano molto, o semplicemente l’essenziale,
    di una persona, del suo sentimento, dei suoi stati d’animo,
    del suo sopravvivere agli eventi…
    Avevo bisogno di queste parole…il tuo ascolto empatico
    mi porta a pensarti come una donna altrettanto sensibile,
    viscerale, che non lascia nulla d’intentato…e ti auguro di perseguire
    per te stessa gli stessi consigli che hai dato a me…
    con stima.


  • Ti dedico il prossimo post per ringraziarti della bella persona che sei…
    Un saluto speciale da me e Max…
    ti auguriamo tutto il bene e il buono che c’è da questa vita…e dall’amore…"


    @riel (22/09/2012)







Una donna

Sono una Donna Bella, di una bellezza che non svanisce. 
 L’ho meritata, scoperta, raccolta come un gioiello nella polvere, l’ho liberata e fatta splendere. 
 Non l’ho riconosciuta per anni, sebbene sentissi che era là. 
Ora abbaglia e prospera. Sono sana, capace, indipendente, forte eppure ancora così fragile, sconfitta da un sospiro. Il mio corpo è quello di una creatrice: angoli che incontrano curve, durezza che sfocia nel morbido. Sono madre, figlia, sorella, amante di me stessa. 
Accogliente e coraggiosa, io espando il mio cuore. Il mio corpo è la mia casa, la mia casa un santuario alla vita, confortevole, caldo e ricco di tesori. 
 Mio è l’aroma di spezie calde catturato nel vento, mia la risata che vola attraverso la porta. Condivido me stessa soltanto con quelli che mi rispettano per come sono e proteggo me, la mia casa ed il mio tempo dagli invasori. 
 Cerco il mio centro nel mezzo del caos, addestro alla pace i cani selvatici che mi urlano nella mente. Uso il potere per il bene più grande, lascio libera la rabbia in situazioni neutrali, senza alcun innocente sulla linea del fuoco. 
 Sto imparando come persistere e quando lasciare andare; sono pronta a sentire la profondità e l’ardore di tutte le emozioni svegliarsi in ogni nervo e non ho più paura. 
 La mia bellezza e la mia forza trascendono età, tempo e forse anche questa vita. 
 Ogni giorno sono nuova, ancora più a casa dentro di me. 
 Attimo per attimo, io creo il mio mondo

(Karen Andes)


domenica 23 settembre 2012

GRAZIE...





Tu mi hai scritto:

 Perché ti amo:

1) Perché sei mooolto bella
2) Perché sei riservata e non ami i pettegolezzi
3) Perché mi fai ridere (e perché ridi alle mie battute)
4) Perché hai ridato senso alla mia vita
5) Perché non fai discorsi banali e con te non mi annoio mai
6) Perché hai degli occhi bellissimi
7) Perché canti bene
8) Perché hai un’intelligenza creativa
9) Perché sei socievole
10) Perché quando sei di buonumore sei la persona più allegra del mondo
11) Perché quando sei di malumore si salvi chi può
12) Perché sai tirare fuori la parte migliore di me e mi fai sentire amato
13) Perché condividiamo gli stessi gusti in fatto di musica, lettura, cinema...
14) Perché cucini meglio di Vissani
15) Perché condividi i miei progetti
16) Perché con te la casa ha preso vita
17) Perché ti piacciono gli amici
18) Perché ogni cosa ti entusiasma
19) Perché sei autentica
20) Perché sei diversa da me, e la differenza mi arricchisce
21) Perché con me sei paziente
22) Perché... sto aspettando che passi a prendermi allo studio :-) 


Ed io ti scrivo:

Ti amo perchè
sei un uomo bellissimo e quando ti guardo, mi si riempiono il cuore e gli occhi
Ti amo perchè
mi fai felice ed è un dono prezioso avere, nella propria vita, qualcuno capace di regalarti gioia
Ti amo perchè
sei un uomo che sa sacrificarsi per chi ama
Ti amo perchè 
hai una forza ed una volontà senza fine
Ti amo perchè
sei un uomo onesto, intelligente e di valore
Ti amo perchè
mi perdo nei tuoi splendidi occhi, nel tuo sguardo che comunica tenerezza e vigore
Ti amo perchè
chiacchieri, protesti, borbotti e....mi riempi la vita
Ti amo perchè
mi porti in Paradiso, one way ticket, andata senza ritorno mmmh ehmmm :-P
Ti amo perchè
mi trovo qui, adesso, a dirti "Grazie di te", sorrido e mi viene da piangere....




lunedì 3 settembre 2012

Settembre






Triste il giardino:
fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l’estate,
declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d’oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l’estate
dentro il suo morente sogno.
S’attarda fra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi
pesanti di stanchezza.

(Hermann Hesse)

domenica 29 luglio 2012

La tua mano, stretta nella mia...






E noi? 
Non ci saranno elegie, né sonetti sulla separazione,
non ci dividerà lo schermo dei versi,
non si porrà fra noi una metafora riuscita,
l’unica separazione che ora ci minaccia è il sonno,
il profondo antro del sonno la cui soglia varchiamo separati,
- e devo sempre ricordare che la tua mano,
stretta nella mia, è fatta di sogni.



(Adam Zagajewski)




sabato 28 luglio 2012

Thinkin' about me...






A marissimi odori d'amaranto
N odi,chiodi,incertezze acuminate
N ettare sulle foglie d'acanto
A lleata la spina con la rosa...



sabato 30 giugno 2012

A tribute to my hips...








Questi fianchi sono fianchi larghi
hanno bisogno di spazio
in cui girarsi.
Non ci stanno in piccoli
spazi meschini. 

Questi fianchi
sono fianchi liberi.
Non vogliono essere trattenuti.
Questi fianchi non saranno mai schiavi,
vanno dove vogliono andare
fanno ciò che vogliono fare.
Questi fianchi sono fianchi possenti.
Questi fianchi sono fianchi magici.
Ho saputo che sono capaci
di fare un incantesimo a un uomo
e farlo girare come una trottola!



( L. Clifton )

venerdì 29 giugno 2012

Auf Wiedersehen !!!






Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l’amara luce.
Il compagno in ginocchio che l’induce
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla- unita ebrezza - per trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l’altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasta sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch’io son parte.


( U. Saba )




mercoledì 18 aprile 2012

...il più bello...il migliore



Fuggire, tornare,

avvicinarsi, respingersi,
pensare più piano,
parlare all’anima,
capirsi con gli occhi,
confondersi nel caos,
ammutolire il cuore,
smarrire il cammino,
allontanarsi
senza perdersi,
ritrovarsi,
rimanendo assenti,
irrequieto
come vento instabile
che scompiglia il mare,
saldo
come radice d’albero
che abita il bosco,
solo
ad ammettere
che sei il più bello
dei miei sbagli,
il migliore
dei miei mali.


(Philip Marlowe)




mercoledì 28 marzo 2012

Amotti...



Ti ho atteso mentre raccoglievo
i capelli con fiori di giunco
nel deserto della strada
coperta di boccioli in fiore.
Ti ho visto arrivare tra nuvole
ubriache di parole
respirate e asciugate
dalle mie labbra assetate.
Sei arrivato come il mare
trascinandomi violentemente
sulla tua pelle.



(Lostris Hawass)



martedì 20 marzo 2012

Noi....



Ero nuda tra le sue mani

sotto la gonna alzata
nuda come non mai.
Il mio giovane corpo
era tutto una festa
dalla punta dei miei piedi
ai capelli sulla testa.
Ero come una sorgente
che guidava la bacchetta
del rabdomante.
Noi facevamo il male
il male era fatto bene.


( Jacques Prévert )



giovedì 8 marzo 2012

Mujeres...




Mi piacciono le donne che sanno le cose e sanno quando non dirle, perché in quel momento è poco importante. 

Mi piacciono le donne che sanno conoscersi e conoscerti senza sbatterti in faccia anche le presunzioni della verità. 
Quelle che decidono che quello che sono è più importante di quel che tu vorresti fargli credere che sia, e invertono il senso di marcia alla tua corsa, abbassando lo sguardo con quell’umile sicurezza, e per questo ti ci siedi accanto. 
Quelle che quando le guardi negli occhi ti fanno capire che sei ancora vivo. Quelle che sai che le devi proteggere e in un ossimoro ti fanno sentire al sicuro. Quelle che anche quando non ci sono ci sono, perché anche lo sbatter d’ali di una farfalla lontana ti si posa sulla schiena, alleggerendo la fatica di un attimo. 
Mi piacciono le donne che quando ti ammali di silenzi ti curano le parole e ti fanno uscire le nuvole dall’alito, insieme alle bugie e ai sensi di colpa, t’insegnano una lingua nuova. 
Mi piacciono le donne che fanno uso di stupefacenti emotivi senza mai aver assunto sostanze tossiche. Quelle che ti scippano il tempo senza che te ne accorgi e se te ne accorgi ti prendono in giro dolcemente da farsi regalare un altro giro sulla luna. Quelle che non sono nobili o snob ma che hanno l’eccellenza blu della modestia nel sangue, arrivano nei bassifondi a prendersi la tua vita. Quelle che non vanno controcorrente perché fa moda ma hanno la moda nel respiro e l’anima vintage. Quelle che hanno gli occhi come un caleidoscopio e in tutta quella confusione riesci a guardarci dentro e scorgerci la coccinella del futuro. Quelle che ti sfiniscono perché gli piace fare l’amore e senti che il momento del loro orgasmo mentale è quando vieni tu, e poi ti chiedono di restare. E ti fanno sentire come un animale libero tu e la tua liquida indecenza sul loro corpo, rinato dalle tue spasmodiche emozioni. Quelle che non sanno cucinare ma ti montano l’anima chiara e fanno dolce il tuo sorriso dopo uno scuro pomeriggio. Quelle imperfette che sanno rendere perfetto il volo delle tue imperfezioni. Quelle che lasciano che a parlare sia il tuo respiro. Quelle che non ti prestano il loro corpo e ti regalano e ti scopano l’anima. Quelle che gli tocchi un punto che non ha mai toccato nessuno, con la punta estrema dei tuoi pensieri, dei tuoi sogni, dei tuoi sbagli arrugginiti con il tetano fra la polvere e tu gli piaci così, non ti vogliono cambiare. Quelle che giocano la tua partita pur continuando a giocare anche la loro. Quelle che quando gli sposti i capelli dal viso ti si apre il sipario sul mondo e spalancano i tuoi limiti come finestre sull’infinito. Quelle che sono così belle che non ti vergogni a tenergli la mano mentre cammini per strada, perché ti camminano già nude nei labirinti dell’anima. Quelle che giocano con i tuoi battiti ma non con il tuo cuore. Quelle che ti sembrano comete, come te.


(Massimo Bisotti - “La luna blu”)

martedì 14 febbraio 2012

...insieme nuotando risaliamo il fiume


Poi a letto penso a te,
la tua lingua metà oceano, metà cioccolata,
penso alle case dove entri scivolando,
ai tuoi capelli di lana d’acciaio,
alle tue mani ostinate e
come rosicchiamo la barriera perché siamo in due.
Come vieni e afferri la mia coppa di sangue,
mi ricompatti e bevi la mia acqua salata.
Siamo nudi. Ci siamo spogliati
e insieme nuotando risaliamo il fiume, 
l’identico fiume chiamato Possesso
e sprofondiamo insieme. 
Nessuno è solo.


(Anne Sexton)





Buon S. Valentino, Amore mio bellissimo...
I love you DiDo Miciotto...



mercoledì 1 febbraio 2012

LA MADRE PANZA...





Vedete quel’ometto sur cantone
che se guarda la panza e se l’alliscia
con una specie de venerazzione?
Quello è un droghiere ch’ha mischiato spesso

er zucchero còr gesso
e s’è fatta una bella posizzione.
Se chiama Checco e è un omo che je piace
d’esse lasciato in pace.
Qualunque cosa che succede ar monno
poco je preme: in fonno
nun vive che per quella
panzetta abbottatella.


E la panza j’ha preso er sopravvento
sur core e sur cervellom tant’è vero
che, quanno cerca d’esternà un pensiero
o deve espone quarche sentimento,
tiè d’occhio la trippetta e piano piano
l’attasta co’ la mano
perché l’ajuti ner raggionamento.


Quanno scoppiò la guerra l’incontrai.
Dico: - Ce semo… - Eh, - fece lui – me pare
che l’affare se mette male assai.
Mò stamo a la finestra, ma se poi
toccasse pure a noi?
Sarebbe un guajo! In tutte le maniere,
come italiano e come cittadino
io credo d’avè fatto er mi’ dovere.
Prova ne sia ch’ho proveduto a tutto:
ho preso l’ojo, er vino,
la pasta, li facioli, er pecorino,
er baccalà, lo strutto…. –


E con un’aria seria e pensierosa
aggricciò l’occhi come pe’ rivede
se nun s’era scordato quarche cosa.
Perché, Checco, è così: vô la sostanza,
e unisce sempre ne la stessa fede
la Madre Patria co’ la Madre Panza.

( Carlo Alberto Salustri )

venerdì 27 gennaio 2012

Il filo spinato non potrà mai fermare il vento....



27 Gennaio.

Allora come oggi.
Il mondo è pieno di olocausti:



Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.




...considerate se questo è un uomo...







Meditate che questo è stato...



sabato 21 gennaio 2012

Almeno sia la notte, di mia scelta...



Almeno sia la notte di mia scelta!

Mi corico, mi copro
anche la testa col lenzuolo
contro l'alta, invadente oscurità.


Vi è buio anche qua sotto,
ma è poco, si modella su di me,
ha la mia misura,
son io che lo catturo e non l'opposto.


E' come un sorso d'acqua che ho raccolto
nel cavo della mano
e bevo per sopravvivere -
non più quel torrente furioso
dove sarei travolta ed annegata!


( M.Guidacci )